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Santuario del Varallino

NomeDescrizione
IndirizzoVia Varallino
GALLIATE (NO)
Webhttps://www.facebook.com/SantuariodelVarallino/?locale=it_IT
Basta percorrere il lungo viale alberato che parte dal centro di Galliate per raggiungere in poco tempo la chiesa di San Pietro in Vulpiate, più nota come santuario del Varallino, chiamata così proprio per la somiglianza con il più celebre Sacro Monte di Varallo Sesia. Nacque come chiesetta di campagna ma, già nel 1500, attirò attorno a sé molti fedeli spinti lì dalla devozione per l’immagine ritenuta miracolosa, della Vergine Maria nell’atto di porgere al Bambino una pera. Fu proprio, secondo la tradizione, una nobildonna romana a cui venne concessa la particolare grazia di essere stata liberata dalla possessione demoniaca a finanziare l’ampliamento della chiesa, dando così inizio ai lavori che sarebbero perdurati fino a fine ottocento. L’edificio ha una struttura a pianta centrale, attorno al grande vano ellittico si aprono le dieci cappelle laterali e un ampio presbiterio dove sono raccolti i Misteri della Redenzione. La fonte d’ispirazione sia per la struttura architettonica sia per le decorazioni fu il battistero romano di Novara, che tra i secoli XVII – XVIII subì un notevole rimaneggiamento venendo totalmente
affrescato, tanto da apparire oggigiorno irriconoscibile in quelle vesti. Innumerevoli furono gli artisti che si spesero per il completamento della parte decorativa del Santuario ma due sono i nomi che spiccano: il Valsesiano Lorenzo Peracino, che si dedicò agli affreschi e Dionigi Bussola, romano, autore invece delle sculture. Iniziarono per opera di un Peracino ormai non più giovane, nel 1748, i lavori per affrescare i Misteri
Dolorosi e Misteri Gaudiosi come anche per “colorire tutte le statue delle cappelle” che ancora avevano solo la tinta della terracotta con cui erano realizzate, lavori che si conclusero nel 1752 ma che ripresero qualche anno dopo per la realizzazione
della Cappella della Crocifissione e che
si risolsero solo nel 1762 quando furono terminati i Misteri Gloriosi, nel presbiterio, e il restauro del dipinto della Vergine Maria.
Ritroviamo infine il Peracino al Varallino tra il 1780 e il 1781 dove lavorò con il figlio Giovanni Battista per la decorazione delle Sacrestie. Capolavoro indiscusso di tutto il santuario rimane però la grande cupola centrale realizzata, sempre dal maestro, negli anni tra il 1765 e il 1767 e raffigurante
L’Incoronazione della Vergine e Il Paradiso.
Il cantiere del Santuario venne poi completato con le statue neoclassiche di Giuseppe Argenti nel 1841/42.
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Il Seicento nel Novarese
Cod. 11

Il Seicento nel Novarese

F.Gonzales, C.Ranghino
ATL della Provincia di Novara

Il seicento novarese rappresenta un segno stilistico forte che ha caratterizzato l'intero territorio provinciale, con un gusto suo proprio, uno stile inconfondibile che interpreta con fantasia ed estro le forme classiche, fatte di luci ed ombre che costituiscono la sua originalità.

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