Oratorio di Santa Maria
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Via De Cagnoli intersezione con Via Verdi GARBAGNA NOVARESE (NO) |
Telefono | (+39)0321.845115 |
Web | https://www.comune.garbagna.no.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/chiesa-della-madonna-di-campagn |
L’oratorio di Santa Maria, conosciuto localmente con il toponimo di Madonna di Campagna è datato tra il 1050 e il 1075, documentato già nel 1077 e successivamente nel 1181; si presenta ad aula unica con abside semicircolare e copertura lignea. L’abside è scandita in cinque specchiature da paraste che partono da un basamento di circa 80 cm e terminano con una decorazione di archetti ciechi disposti a gruppi di tre.
Vari furono gli interventi di restauro e manomissioni avvenuti nel corso dei secoli, senza che ne compromettessero la struttura originaria: l’odierna facciata è risultato di un rifacimento in stile neoclassico avvenuto nel 1908 e successivamente modificato. L’oratorio rappresenta uno degli esempi più emblematici di pittura devozionale novarese, con affreschi risalenti al XV secolo che coprono l’intera zona absidale e la parete sinistra. Di grande effetto l’affresco presente nell’abside che raffigura una Madonna in trono col Bambino, angeli musicanti e San Francesco con committente, tale Bernardino Rognoni, proprietario terriero locale, opera firmata da Tommaso Cagnola e datata 27 aprile 1481.
Dello stesso autore la Visione di Sant’Eustachio: la scena religiosa si trasforma in una scena di caccia tipica dei nobili del tempo, l’evento sacro lo si legge attraverso la raffigurazione del Crocifisso, che appare miracolosamente fra le corna del cervo.
Lungo le pareti una serie di Santi e Madonne: San Grato, Madonna in trono con Bambino con iscrizione e poi ancora Santa Caterina d’Alessandria, un’altra Madonna in trono con Bambino e un bambino in preghiera con abito francescano, San Bernardo d’Aosta, San Bernardino da Siena, San Bovo, Beato Pier Lombardo e San Nicola da Tolentino.
Al centro del catino absidale una struggente Pietà, Sant’Elena e una Madonna in trono con Bambino, risalenti all’inizio del Quattrocento e riconducibili, secondo la critica, al Maestro di Garbagna.
Vari furono gli interventi di restauro e manomissioni avvenuti nel corso dei secoli, senza che ne compromettessero la struttura originaria: l’odierna facciata è risultato di un rifacimento in stile neoclassico avvenuto nel 1908 e successivamente modificato. L’oratorio rappresenta uno degli esempi più emblematici di pittura devozionale novarese, con affreschi risalenti al XV secolo che coprono l’intera zona absidale e la parete sinistra. Di grande effetto l’affresco presente nell’abside che raffigura una Madonna in trono col Bambino, angeli musicanti e San Francesco con committente, tale Bernardino Rognoni, proprietario terriero locale, opera firmata da Tommaso Cagnola e datata 27 aprile 1481.
Dello stesso autore la Visione di Sant’Eustachio: la scena religiosa si trasforma in una scena di caccia tipica dei nobili del tempo, l’evento sacro lo si legge attraverso la raffigurazione del Crocifisso, che appare miracolosamente fra le corna del cervo.
Lungo le pareti una serie di Santi e Madonne: San Grato, Madonna in trono con Bambino con iscrizione e poi ancora Santa Caterina d’Alessandria, un’altra Madonna in trono con Bambino e un bambino in preghiera con abito francescano, San Bernardo d’Aosta, San Bernardino da Siena, San Bovo, Beato Pier Lombardo e San Nicola da Tolentino.
Al centro del catino absidale una struggente Pietà, Sant’Elena e una Madonna in trono con Bambino, risalenti all’inizio del Quattrocento e riconducibili, secondo la critica, al Maestro di Garbagna.
Cod. 5
Alla scoperta di antichi Oratori Campestri…
ATL della Provincia di Novara
Nelle suggestive campagne novaresi, tra dolci declivi delle colline coperte di viti e sulle sponde del lago d'Orta e del lago Maggiore si possono ritrovare piccoli oratori, testimonianze di un passato in cui arte e fede erano strettamente legate tra loro.