Cupola di San Gaudenzio
Descrizione
La Cupola della Basilica del Santo era rimasta ferma per vent’anni a 75 metri d’altezza. […]Chi attraversava la vasta pianura in ferrovia, o percorrendo uno di quegli stradoni polverosi che costeggiavano i boschi e le risaie, scavalcavano i fiumi, e nelle giornate serene d’inverno o di primavera regalavano ai viaggiatori lo spettacolo delle grandi montagne cariche di neve, se volgeva gli occhi verso la città, immancabilmente domandava ai compagni di viaggio cosa fosse quello strano edificio che si vedeva sopra i tetti delle case, alto più o meno come i campanili circostanti, e che sembrava una torre mozzata o una sputacchiera rovesciata; ma non sempre c’era qualcuno in grado di spiegarglielo. Quelli che conoscevano la storia dell’Architetto, e della Cupola, si erano convinti che il grand’uomo non avrebbe fatto in tempo a finirla perché ormai era troppo vecchio, e che comunque non gliene importasse poi molto: alla sua età – dicevano – ci sono cose più urgenti a cui pensare, che non le cupole delle basiliche! L’Architetto, invece, […] riprese in mano i disegni dell’opera interrotta, come se li avesse lasciati la sera precedente…
Alla soglia degli ottant’anni, era quasi arrivato a identificarsi con il suo più antico e potente Collega, l’Artefice dell’Universo; e gli omuncoli che misuravano le sue opere in centinaia e migliaia di lire, anziché in secoli e in millenni di permanenza sulla faccia della Terra, gli apparivano sempre più lontani e più piccoli: dei pigmei… La città era diventata ricca; e l’Architetto si rimise al lavoro. Rifece i calcoli di trentacinque anni prima […], e si accorse che la Cupola non avrebbe potuto alzarsi oltre i 130 metri… Fosse stato più giovane, l’Architetto non avrebbe avuto esitazioni. Avrebbe ordinato di demolire quella parte dell’edificio su cui doveva alzarsi la Cupola, e di ricostruire tutto; ma il suo tempo di demolire era passato, lui stesso se ne rendeva conto, e poi già stava costruendo un’altra Cupola-guglia in un’altra città, non proprio alta come avrebbe voluto, ma più alta di quella del Santo. Bisognava accontentarsi.
(Sebastiano Vassalli, Cuore di pietra, Rizzoli)
ATTENZIONE!
Il caricamento della mappa sottostante (con tracciato GPX) potrebbe risultare lento: vi invitiamo ad attendere anche qualche minuto.
Il caricamento della mappa sottostante (con tracciato GPX) potrebbe risultare lento: vi invitiamo ad attendere anche qualche minuto.
LETTORI GPX (consigliati) necessari per la lettura del tracciato
Cupola di San Gaudenzio [.mp3 / 2.829 Kb]